domenica 27 maggio 2012

To Rome with Love: Allen a pezzi


Sinossi: Quattro storie si sviluppano in una calda estate romana, tra tradimenti, illusioni amorose e desideri di successo.



Avevamo lasciato Woody Allen con Midnight in Paris, un lavoro positivo e brillante rispetto all’opera precedente Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, anche se lontano dai capolavori che l’hanno reso celebre. L’ultimo film To Rome with Love delude molto e fa temere che la verve creativa del cineasta americana stia per giungere al capolinea.

Allen sceglie di ambientare quattro episodi nella suggestiva cornice della città eterna, dimostrando una chiara nostalgia per una Roma romantica di qualche decennio fa di felliniana memoria. Due episodi ruotano intorno al tema dell’ amore: in quello in cui è protagonista Jack (Jesse Eisenberg), un giovane studente di architettura si illude di poter conquistare il cuore di una giovane attrice (Ellen Page) con fama di essere una seduttrice seriale. A nulla serviranno gli ammonimenti di John (Alec Baldwin), un famoso architetto che rivede se stesso in Jack. L’altra faccia della medaglia, ossia il tema del tradimento, è invece raccontato dalla storia di una coppia bigotta di sposini di provincia che, giunti a Roma, si faranno sedurre dalle attrazioni della grande città.

Gli altri due episodi di To Rome with Love sono accomunati dal tema dell’illusione del successo. Un famoso produttore discografico americano (interpretato dallo stesso Woody Allen), ossessionato dalla morte e dalla paura di andare in pensione, giunge a Roma insieme alla moglie per conoscere il fidanzato della figlia. Qui scopre il talento naturale del consuocero, un becchino, nel cantare opere liriche sotto la doccia. Infine, un uomo qualsiasi (interpretato da Roberto Benigni), finisce per diventare improvvisamente famoso senza nemmeno conoscerne il motivo, per poi tornare nell’anonimato più assoluto.

Il film, pieno di temi ricorrenti nella cinematografia del regista come l’amore e la morte, sembra privo di vita e nessuno dei quattro episodi si contraddistingue per originalità o per trovate comiche (nemmeno le battute dello stesso Allen danno un po’ di brillantezza al film). Il regista sembra costruire quattro storie utili solo a mostrare una Roma da cartolina, lontanissima dalla realtà (nessun cenno alla crisi che stiamo vivendo o alla situazione politica del nostro Paese). Un altro difetto è il fatto di rappresentare i personaggi italiani con tutti gli stereotipi possibili e immaginabili: dalla bigotteria di una coppia di provincia all’uomo latino seduttore, dalla passione per il buon cibo a quella per l’opera lirica. 

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